17. E avvenne in uno di (quei) giorni (che) egli stava insegnando, e c’erano seduti farisei e dottori della Legge, i quali erano venuti da ogni villaggio della Galilea, e Giudea e (da) Gerusalemme; ed era la potenza del Signore che gli faceva operare guarigioni. 18. Ed ecco degli uomini che portavano su di un letto un uomo che era paralizzato, e cercavano di farlo entrare e di metterlo dinanzi a lui. 19. E non avendo trovato per quale (via) farlo entrare a causa della folla, saliti sul tetto, attraverso le tegole lo misero giù con il lettuccio nel mezzo, davanti a Gesù. 20. Ed (egli), vedendo la loro fede, disse: “Uomo, ti sono stati perdonati i tuoi peccati”. 21. E gli scribi e i farisei cominciarono a ragionare dicendo: “Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare dei peccati se non solo Dio?”. 22. Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, prendendo la parola disse loro: “Perchè ragionate così nei vostri cuori? 23. Che cos’è più facile, dire: Ti sono stati perdonati i tuoi peccati, oppure dire: “Alzati e cammina?” 24. Ora, affinché sappiate che il Figlio dell’uomo ha potere sulla terra di perdonare peccati – io ti dico – disse al paralizzato: - Dico a te, alzati e preso il tuo lettuccio, parti per la tua casa”. 25. E sull’istante, (quegli) levatosi dinanzi a loro, preso ciò su cui giaceva, andò nella sua casa glorificando Dio. 26. E (lo) stupore prese tutti, e glorificavano Dio, e furono riempiti di paura, dicendo: “Abbiamo visto cose straordinarie oggi!”. (Lc 5, 17-26)
“Abbiamo visto cose straordinarie oggi”. Questa è una frase che ogni giorno dovrei dire prima di dare spazio al sonno con i suoi sogni. Dopo aver trascorso tutta la giornata, non solo tra le mille cose che mi impegnano, ma anche grazie ai momenti di respiro, preghiera, di pensiero e silenzio, alla fine, stanco ma comunque vigile, sarebbe bello dire: “oggi ho visto cose straordinarie”. Ogni alba porta con se la sua straordinarietà, ma per molte ragioni purtroppo, non è facile accorgersene. Questo potrebbe essere un proposito per me: cercare di essere attento alla straordinarietà di ogni giorno e godere a pieno delle 24 ore. C’è anche l’elemento della paura. Le persone che hanno assistito alla reintegrazione dell’uomo paralizzato, dopo un primo momento di stupore in cui glorificavano Dio, a un tratto si sono spaventati e pieni di paura hanno proclamato quella frase: “abbiamo visto cose straordinarie oggi”. Ma perchè dopo lo stupore è arrivata la paura? Forse perchè la comunità di Luca ha messo l’accento su quel senso di smarrimento che coglie l’essere umano quando, estremamente convinto di una qualcosa, scopre improvvisamente che la realtà è un’altra. Non è facile ammettere di non aver capito niente o parte. E’ la paura di trovare il mio limite, di dover cambiar pensiero e stile di vita. E’ la paura che il Ragazzo di Nazareth ha portato nel mondo, chiedendo a tutti, con parole e azioni, con la testimonianza, di cambiare radicalmente rotta…quella che molti chiamano “conversione”. Paura perchè non si tratta di un pensiero che per un attimo poteva balenare nella testa di chi ascoltava il Nazareno. Non era un’idea, AVEVANO VISTO, era tutto vero ed erano sicuri di quello che avevano visto ed esperimentato. Avrebbero preferito non vedere, ma ormai erano stati testimoni di quell’evento straordinario. Avevano visto e non potevano più tornare indietro. Ecco la paura è quella di non aver più scuse. “ABBIAMO VISTO COSE STRAORDINARIE OGGI”, e questo mette al muro la nostra coscienza.